Ecologiche e intelligenti: uno sguardo alle case del futuro

uno sguardo alle case del futuro
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Come saranno le case del futuro? In che modo le nuove tecnologie riusciranno a plasmare le nostre quattro mura, fino a renderle sempre più confortevoli?

La domanda è frequente, la risposta è piuttosto vaga. Perché, in fondo, nessuno può prevedere come si evolverà il concetto stesso di casa nei prossimi dieci o venti anni.

Niente ci vieta, tuttavia, di fornire alcuni spunti che probabilmente finiranno con il caratterizzare gli investimenti immobiliari dei prossimi anni e, così facendo, impattare sulle priorità del mercato residenziale.

Una casa sempre più ecosostenibile

La prima grande tendenza che sarà probabilmente in grado di traghettare gli investimenti immobiliari nei prossimi anni – per lo meno, in misura ancora più intensa di quanto non abbia fatto finora – è l’ecosostenibilità.

Le case del prossimo futuro saranno sempre più ecologiche, con un orientamento all’autosufficienza energetica. I pannelli solari di vecchia generazione saranno sostituiti da tegole e finestre fotovoltaiche, e i sistemi di accumulo dell’energia così ottenuta diverranno sempre più efficienti e integrati.

È altresì probabile che la casa possa diventare un vero e proprio hub per l’immagazzinaggio di energia: quella in surplus potrà ad esempio essere utilizzata per ricaricare la batteria della propria auto nella wallbox in giardino, o ceduta alle case vicine.

Smart home mai così smart

Una seconda tendenza sarà naturalmente quella delle tecnologie intelligenti, che finiranno con il presidiare ogni spazio delle nostre abitazioni. Dai frigoriferi intelligenti agli specchi che possono monitorare il nostro stato di salute, dai sistemi di apertura e di chiusura delle porte ai robot da cucina che preparano un menù sulla base delle nostre esigenze o preferenze, i dispositivi IoT saranno una vera e propria costante in grado di incrementare il livello di comfort abitativo.

Uno spazio per il lavoro flessibile

Lo smart working è diventata un’abitudine sempre più ricorrente per milioni di italiani. L’effetto della pandemia da Covid-19 si è infatti fatto sentire sulle abitudini quotidiane delle famiglie, con un gran numero di aziende e enti pubblici che ha permesso ai lavoratori di poter continuare a esercitare le proprie attività da casa.

Tutto ciò, unitamente alla didattica a distanza, ha incrementato il numero di ore trascorse all’interno delle mura abitative e, di conseguenza, ha ridotto lo spazio libero per ciascuno degli occupanti.

Ecco dunque che negli ultimi 18 mesi è cresciuta la richiesta di case di dimensioni maggiori o, per lo meno, tali da assicurare un buono spazio di flessibilità, da modulare a seconda delle proprie necessità.

È molto probabile che, anche una volta che la pandemia sarà alle spalle, molte persone continueranno comunque a lavorare da casa, alimentando in modo sempre più insistente la richiesta di appartamenti che abbiano al proprio interno degli spazi dedicati al lavoro, o che siano comunque facilmente modulabili in tal senso.

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