Mercato immobiliare: il 2024 chiude con ottimo slancio

Il comparto residenziale del mercato immobiliare italiano ha chiuso l’ultimo trimestre del 2024 con risultati particolarmente incoraggianti, segnando una svolta positiva rispetto ai periodi precedenti. Le statistiche relative alle compravendite mostrano un incremento del 7,6% rispetto all’analogo periodo del 2023, con un’accelerazione notevole se confrontata con il più modesto +2,7% registrato nel terzo trimestre dello stesso anno. In termini numerici, questo si traduce in circa 217.000 abitazioni che hanno cambiato proprietario, superando di 15.000 unità il volume delle transazioni concluse nell’ultimo scorcio dell’anno precedente.

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Mutuo casa

Mutui 2025: si apre una nuova fase di opportunità

La prima riunione della BCE del 2025 ha segnato un punto di svolta per il mercato dei mutui in Italia. Con la riduzione dei tassi di interesse di 25 punti base annunciata il 30 gennaio, l’istituto di Francoforte ha lanciato un segnale inequivocabile che sta già producendo effetti positivi sia per i possessori di mutui esistenti che per i potenziali acquirenti di immobili.

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Novità legislative per i proprietari immobiliari: un’analisi del Decreto Salva Casa

Il panorama normativo relativo alla gestione degli immobili ha subito recentemente importanti cambiamenti con l’entrata in vigore della legge 105/2024, di conversione del decreto legge 69/2004, comunemente noto come “Decreto Salva Casa“. La nuova legislazione ha infatti introdotto diverse modifiche significative che mirano a semplificare le procedure e offrire nuove opportunità ai proprietari di immobili. Scopriamo insieme quali sono le principali.

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Ristrutturare casa

Ristrutturazioni edilizie: farle da un’impresa irregolare può costare molto caro

Ristrutturare casa da una società non regolare, o in nero, può costare molto caro. Il Dl Coesione approvato dal governo lo scorso 30 aprile 2024, infatti, prevede che il committente prima della fine dei lavori debba ottenere dall’impresa di costruzioni un attestato sulla congruità del costo della manodopera per interventi edilizi a partire da 70.000 euro (prima la soglia minima era pari a 500.000 euro). Di conseguenza, il committente deve verificare che l’impresa sia regolare o abbia regolarizzato le proprie posizioni in essere prima di pagare il saldo finale dei lavori. E in caso contrario?

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