Come vendere casa se ci sono più proprietari

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Vendere una casa appartenente a più intestatari è un’operazione comune e quotidiana.

Tuttavia, ci sono alcune particolarità che dovresti conoscere a riguardo, al fine di comportarti correttamente nelle due situazioni che potrebbero capitare in caso di concordia o discordia dei comproprietari sulla vendita dell’immobile.

Come vendere casa cointestata con il consenso di tutti

Naturalmente, la prima ipotesi è quella più semplice. Se infatti c’è il consenso di tutti i proprietari, sarà sufficiente che i contitolari si presentino dinanzi al notaio per la firma dell’atto di vendita per poter realizzare la transazione.

Di contro, se il rogito è firmato da un solo proprietario, o da più proprietari senza però la partecipazione di tutti, il contratto non può produrre effetti. Ma cosa fare in questi casi?

Cosa fare se non c’è il consenso di tutti i cointestatari

Se non c’è il consenso di tutti i cointestatari le cose si complicano, ma non è certo il caso di disperare: ci sono infatti diverse soluzioni che potrebbero essere intraprese per arrivare a un risultato soddisfacente.

Meglio inoltre rispettare una piccola accortezza iniziale: non agire di impulso o sottovalutare le azioni che gli altri proprietari potrebbero avviare.

Per esempio, forzare la mano sottoscrivendo un contratto preliminare di compravendita all’insaputa degli altri proprietari, nella speranza che questi si ravvedano dinanzi al fatto compiuto, espone solamente a gravi responsabilità il proprietario firmatario. Costui, infatti, se non riesce a convincere gli altri contitolari della propria proposta, potrebbe essere chiamato a risarcire il promissario acquirente di ogni eventuale danno subito!

Accordo con liquidazione della quota

Una soluzione per risolvere eventuali discordie tra i comproprietari in merito alla vendita della casa è quella di trovare un modo per far sì che i titolari interessati a vendere possano cedere la loro quota agli altri titolari che invece sono interessati a mantenere la proprietà dell’immobile.

In questo modo colui che vuole vendere potrà cedere la propria quota agli altri ottenendo in cambio un controvalore in denaro. Per far ciò di norma si ricorre alla stima di un perito, che determinerà il prezzo e effettuerà poi le ripartizioni sulla base delle quote di proprietà.

Vendita della quota a un terzo

Nel caso in cui le parti non trovino un accordo per procedere alla liquidazione della quota, il titolare interessato ad entrare in possesso di liquidità potrà vendere la propria quota a un terzo, che diventerà proprietario di una sola parte della casa.

Si tratta ad ogni modo di un percorso poco fruibile, considerato che l’appeal legato alla proprietà di una quota dell’immobile è spesso piuttosto basso.

Divisione giudiziale

Nell’ipotesi di disaccordo tra i contitolari è anche possibile domandare la divisione giudiziale.

Sentite le parti, il tribunale cercherà di valutare la divisione del bene in natura, se ricorrono le ipotesi (per esempio, un edificio suddivisibile in più unità immobiliari).

Se il bene non è divisibile in natura o i contitolari non sono d’accordo, il giudice potrebbe disporre la vendita della casa e la successiva divisione del guadagno fra i diversi proprietari, in modo proporzionale alle proprie quote.

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