Mercato immobiliare, l’OMI pubblica gli ultimi dati sul patrimonio nazionale e provinciale

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Attesi come ogni anno, sono giunti finalmente alle “stampe” gli ultimi dati delle Statistiche catastali dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare, in grado di scattare una fotografia puntuale dello stock immobiliare nazionale, sulla base di ciò che risulta dagli archivi catastali tricolori. La giusta occasione per poter aggiornare i principali elementi informativi sul patrimonio immobiliare italiano e, dunque, su quello della provincia di Livorno.

Lo stock immobiliare: i dati complessivi

In questa nostra breve panoramica sullo stock immobiliare nazionale, cominciamo dal dato complessivo, con le Statistiche catastali che affermano che alla fine del 2019 risultano essere presenti sul territorio italiano circa 76 milioni di immobili. Di questi, sono 65,6 milioni le unità immobiliari che rientrano nelle categorie catastali ordinarie e speciali, e dunque idonee a produrre rendita, mentre tra quelle non idonee a produrre rendita figurano 3,5 milioni di unità immobiliari del gruppo F, e 6,7 milioni di unità immobiliari di proprietà comune e non censibili.

Per quanto concerne la ripartizione per gruppi, come è lecito attendersi è il gruppo A quello più numeroso, arrivando a pesare per il 55% delle unità immobiliari (35,8 milioni), davanti al gruppo C, che invece conta per il 42% delle unità immobiliari complessive (27,7 milioni). Naturalmente, tale preponderanza dei gruppi A e C si riflette anche sui dati di rendita catastali, con i due gruppi che pesano per circa i 2/3 dell’intero reddito nazionale.

Lo stock immobiliare residenziale

Uno degli elementi statistici più interessanti del dossier OMI – Agenzia delle Entrate è certamente quello riconducibile al solo stock residenziale, inteso come il complesso delle unità immobiliari ricondotte nel gruppo A, fatta eccezione per la categoria A/10, della quale parleremo in conclusione di questo approfondimento.

Ebbene, in ambito nazionale le Statistiche catastali dell’OMI sostengono che alla fine del 2019 risultassero dagli archivi 32,5 milioni di unità immobiliari, con la categoria A/2 maggiormente rappresentata, con 12,93 milioni di immobili, dinanzi alla categoria A/3, con 12,79 milioni di immobili.

Anche in questo caso, la maggiore presenza di unità immobiliari di cui alle categorie A/2 e A/3, fa sì che siano proprio le abitazioni di tipo civile (A/2) e le abitazioni di tipo economico ad essere più rilevanti per la rendita catastale, con redditi rispettivamente pari a 8,09 miliardi di miliardi di euro e 5,37 miliardi di euro, su un totale di gruppo di 17,1 miliardi di euro.

La situazione a Livorno e provincia

Scendiamo dunque a un livello di dettaglio provinciale, con uno sguardo alle statistiche per il territorio livornese. Per l’ultimo aggiornamento dei dati OMI, la categoria A/2 (abitazioni di tipo civile) conta 159.072 unità immobiliari, per un totale di 851.988 vani (per una media di 5,35 vani per immobile), e di 15.983.012 metri quadri (per una media di 100,47 metri quadri per immobile). La rendita catastale è equivalente a 123.852.166 euro.

Passando invece ai dati della categoria A/3 (abitazioni di tipo economico), sono presenti 25.835 unità immobiliari, con 122.547 vani (per una media di 4,74 vani per immobile) e 2.200.875 metri quadri (per una media di 85,18 metri quadri per immobile). La rendita catastale complessiva è pari a 9.691.234 euro.

Lo stock immobiliare di uffici e studi privati

Concludiamo con una rapida sintesi dello stock complessivo legato a uffici e studi privati. Secondo le ultime Statistiche alla fine dello scorso anno il cluster contava 657.106 unità immobiliari, con il 56,5% degli immobili (o loro porzioni) riconducibile alle persone fisiche, e il 43,3% alle persone non fisiche (in evidenza, non è statisticamente significativa la quota residuale).

Nella provincia di Livorno, le unità immobiliari censite nella categoria A/10 sono pari a 3.884 unità, con 20.017 vani (in media, 5,15 vani per unità immobiliare) e superficie complessiva di 483.700 metri quadri (in media, 124,53 metri quadri per unità immobiliare). La rendita catastale totale ammonta a 8.169.009 euro.

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