Certificato energetico: a cosa serve e come richiederlo

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Il certificato energetico (APE) è un documento che descrive le caratteristiche energetiche di un edificio o di un appartamento, indicando in modo sintetico – attraverso una scala di 10 gradini, da A4 a G – la classe energetica dell’immobile.

Ma a cosa serve esattamente il certificato energetico? Come lo si può ottenere?

A cosa serve il certificato energetico?

Come abbiamo già anticipato, la funzione principale del certificato energetico (o attestato di prestazione energetica) è quella di fornire al proprietario e a tutte le parti interessate le informazioni più utili sulle performance energetiche dell’immobile, sintetizzate poi dall’etichettatura con un valore che ne indica la classe energetica: valori più alti, prossimi alla A, indicano un immobile più virtuoso, che consuma di meno; valori più bassi, vicini alla G, indicano invece un immobile più energivoro e con maggiori sprechi.

Quando è necessario il certificato energetico?

Il certificato energetico è un documento obbligatorio in molti casi. In particolare, è fondamentale redigere un attestato di prestazione energetica in caso di:

  • Compravendita immobiliare
  • Donazione di un immobile
  • Locazione dell’appartamento
  • Redazione di un annuncio di vendita immobiliare
  • Ristrutturazione o interventi straordinari.

Come si ottiene il certificato energetico?

Il certificato energetico è un documento che viene prodotto da un soggetto certificatore, accreditato professionalmente in un albo regionale. Si tratta dunque di un tecnico abilitato (ingegnere, architetto, ecc.) che attraverso le sue competenze, l’analisi documentale, un sopralluogo e l’uso di appositi software di calcolo, può completare validamente il certificato energetico, registrandone la produzione nei modi d’uso.

Quanto dura il certificato energetico?

Il certificato energetico, inteso come attestazione di prestazione energetica, ha una validità pari a 10 anni dalla data di rilascio. Tuttavia, come intuibile, il certificato perde valore nel caso in cui vengano effettuati dei lavori di ristrutturazione tali da migliorare la prestazione energetica dell’immobile.

In questi casi l’attestato di prestazione energetica dovrà essere richiesto nuovamente, aggiornandone le valutazioni. Di contro, nel caso in cui l’immobile non subisca modifiche, allora il certificato energetico rimarrà invariato per i 10 anni successivi e potrà essere validamente allegato a un atto di compravendita o a un contratto di locazione.

Quanto costa il certificato energetico?

In Italia il prezzo medio che il proprietario di un immobile deve sostenere per acquisire una certificazione energetica APE è di circa 150 euro. Si tenga conto, tuttavia, che si tratta di una media e che, come tale, bisognerà personalizzare il preventivo sulla base dell’immobile da valutare.

Pertanto, se per gli appartamenti più piccoli sarà possibile conseguire un risparmio rispetto alla media di cui sopra, per gli immobili più grandi e strutturati è possibile che il preventivo possa aumentare piuttosto significativamente. Ricordiamo inoltre che i prezzi variano anche in base alle zone geografiche di appartenenza, e che pertanto è sempre opportuno domandare un preventivo chiaro e puntuale a un professionista abilitato nella propria area di riferimento per avere una piena consapevolezza di quale sia il costo della certificazione energetica.

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